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I Capuleti e i Montecchi

Vincenzo Bellini
Teatro Flavio Vespasiano
Domenica, 28 Settembre, 2014 - 18:00

Tragedia lirica in due atti
Libretto di Felice Romani

Edizione critica della partitura edita da Casa Ricordi di Milano a cura di Claudio Toscani

Personaggi e interpreti

Capellio - Ugo Guagliardo, basso
Giulietta - Valentina Farcas, soprano
Romeo - Vivica Genaux, mezzosoprano
Tebaldo - Davide Giusti, tenore
Lorenzo - Fabrizio Beggi, baritono

Europa Galante
Belcanto chorus
Fabio Biondi, direttore
Martino Faggiani, maestro del coro

Sopratitoli a cura di Prescott Studio, Firenze


Fulcro della programmazione del Reate Festival di quest’anno è l’esecuzione de I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini. L’opera venne scritta per il Teatro La Fenice di Venezia, dove andò in scena l’11 marzo 1830 su un libretto di Felice Romani già scritto in precedenza per il musicista Nicola Vaccaj. La partitura fu composta in poco più di un mese, tra la fine di gennaio e i primi di marzo; il breve tempo a disposizione costrinse Bellini ad attingere a piene mani a motivi della sua opera precedente Zaira, andata incontro a un fiasco clamoroso a Parma nel 1829. Anche nel caso della celebre cavatina di Giulietta “Oh! quante volte, oh! quante”, Bellini si servì di un brano già composto per la sua opera d’esordio Adelson e Salvini. In tutti questi casi tuttavia Bellini non si limitò a riproporre la musica già composta, ma la sottopose a un’accurata rielaborazione per adattarla ai personaggi della nuova vicenda. Può sembrarci oggi paradossale la scelta di far interpretare la parte di Romeo a una donna, ma in realtà si tratta della testimonianza di una lunga tradizione che tendeva ad affidare le parti dell’eroe adolescente protagonista, prima alle voci degli evirati, poi a quelle dei mezzosoprani. Dato che in Zaira la coppia dei protagonisti, Zaira e Nerestano, è affidata a due voci femminili, Bellini ha potuto agevolmente trasformare l’amore tra fratello e sorella in quello tra i due innamorati di Verona.

Vivica Genaux, mezzosoprano

Nata in Alaska, il è una affermata interprete della musica barocca e del Belcanto, a suo agio nel repertorio operisistico come in quello cameristico e da concerto. Ospite per la prima volta del Reate Festival, la scorsa stagione ha interpretato Dido and Aeneas di Purcell, Tito Manlio di Vivaldi, La clemenza di Tito di Mozart, La Cenerentola di Rossini portando il suo repertorio a un totale di 55 ruoli. Inoltre ha debuttato con la Chicago Symphony Orchestra, inciso due cd per la Sony mentre per l’etichetta Harmonia Mundi ha registrato Marc’Antonio e Cleopatra di Johann Adolf Hasse. La sua esecuzione del Mondo della luna di Haydn diretta a Vienna da Harnoncourt è stata distribuita dall’etichetta Unitel Classica/C Major label. Con Europa Galante e Fabio Biondi ha inciso, tra l’altro, “Vivaldi Opera Arias” ed Ercole sul Termodonte al fianco di cantanti quali Rolando Villazón, Diana Damrau e Joyce DiDonato. Nel corso della sua carriera è stata ospite di prestigiosi teatri quali Wiener Staatsoper, Opéra National de Paris, San Francisco Opera, Teatro Regio di Torino, Bayerische Staatsoper, Metropolitan di New York, Semperoper di Dresda, Théâtre des Champs-Élysées di Parigi.

Valentina Farcas

dopo aver iniziato la sua carriera alla Komische Oper di Berlino, nel 2006 debutta con enorme successo al Festival di Salisburgo nel ruolo di Blondchen (Il ratto dal serraglio di Mozart), pubblicato in un dvd dell’etichetta Decca. Nel corso della sua giovane carriera ha lavorato con celebri bacchette quali Jeffrey Tate, Bertrand de Billy, Gerd Albrecht, Kirill Petrenko, Kurt Masur, Michail Juroswski, Thomas Hengelbrock, Ivor Bolton, René Jacobs, Bruno Bartoletti, Fabio Luisi (al Musikverein di Vienna con il Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn) e Riccardo Muti. Nel 2013 ha preso parte al Ritorno di Tobia di Haydn diretto da Nikolaus Harnoncourt al Festival di Salisburgo, ha cantato Il cavaliere della rosa di Richard Strauss alla Semperoper di Dresda diretta da Peter Schneider e l’Ottava Sinfonia di Mahler diretta a Milano da Riccardo Chailly. Nel 2014 canterà Le allegre comari di Windsor di Nicolai a Losanna, Carmina Burana di Orff con la Toronto Symphony Orchestra e Turandot di Puccini al Teatro Lirico di Cagliari.

Davide Giusti

si è laureato nel 2009 con il massimo dei voti al Conservatorio “Giovanni Battista Pergolesi” di Fermo. Nelle ultime stagioni è stato diretto tra l’altro da Kent Nagano, Johannes Debus (Amelia al ballo di Menotti) e Gianluigi Gelmetti ed è stato ospite del Festival dei Due Mondi di Spoleto, del Reate Festival e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2012 è stato impegnato nel Viaggio a Reims all’Accademia Rossiniana di Pesaro, ha preso parte all’Elisir d’amore ad Osnabrück, alla Messa in do minore K 427 a Genova e alla Traviata al Comunale di Piacenza con la regia di Cristina Mazzavillani Muti. Recentissime le sue interpretazioni di Pagliacci e Gianni Schicchi al Teatro Verdi di Parma e della Petite Messe Solennelle di Rossini a Saint-Etienne diretto da Alberto Zedda. Tra gli impegni futuri ricordiamo Le allegre comari di Windsor di Nicolai all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi; La Bohème a Reims e Le braci di Tutino al Teatro alla Pergola di Firenze. Ha inciso la Petite Messe Solennelle per l’etichetta Brilliant.

Ugo Guagliardo

laureato in Filosofia, diplomato in Pianoforte e in Canto lirico, recentemente ha preso parte alle produzioni di Le Comte Ory all’Opernhaus di Zurigo con Cecilia Bartoli, I Capuleti e i Montecchi a Reims, Adriano in Siria di Veracini diretto da Fabio Biondi al Theater an der Wien, Il barbiere di Siviglia al Teatro San Carlo diretto da Bruno Campanella, Anna Bolena al Palau de la Mùsica di Valencia diretto da Fabio Biondi, Le nozze di Figaro a Mosca diretto da T. Currentzis. È stato inoltre ospite di celebri teatri quali la Semperoper di Dresda, Teatro Comunale di Bologna, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro La Fenice di Venezia. Ha inciso per Bongiovanni (Stabat Mater di Traetta), Kicco Music (Il fanatico in berlina di Paisiello), Naxos (Gli amori di Apollo e Dafne di Cavalli, La scala di seta e Otello di Rossini, Don Giovanni di Pacini), Decca (I Puritani e Le Comte Ory). Recentissimo il suo debutto al Festival di Salisburgo nel ruolo di Alidoro (La Cenerentola di Rossini), con Cecilia Bartoli e la direzione di J. C. Spinosi.

Fabrizio Beggi

si diploma in fagotto nel 1999 presso l’Istituto Musicale “Pietro Mascagni” di Livorno, specializzandosi poi all’Accademia Musicale di Basilea. Nel 2009 inizia lo studio del canto con Giovanni Mazzei, proseguendo poi presso l’Accademia Musicale di Santa Cecilia di Portogruaro. Vince nel 2012 il concorso internazionale “Toti Dal Monte” di Treviso, debuttando così nel Matrimonio segreto di Cimarosa a Treviso. Nel 2013 partecipa all’Andrea Chénier al Teatro Regio di Torino diretto da Renato Palumbo, iniziando una stabile collaborazione con questo teatro, dove nei mesi seguenti torna per Don Carlo sotto la direzione di Gianandrea Noseda, Simon Boccanegra e Un ballo in maschera in tournée in Giappone; inoltre ha preso parte al Divorzio all’italiana di Battistelli al Teatro Comunale di Bologna. Tra gli appuntamenti futuri ricordiamo Guillaume Tell con il Teatro Regio di Torino in tournée in Canada e negli Stati Uniti, Un ballo in maschera al Teatro Comunale di Bologna, Imeneo di Händel con Europa Galante e Fabio Biondi agli Händel-Festspiele di Halle, Le nozze di Figaro al Teatro Regio di Torino.

Europa Galante

nasce nel 1990 dal desiderio del suo direttore artistico, Fabio Biondi, di fondare un gruppo strumentale italiano per le interpretazioni, su strumenti d’epoca, del grande repertorio barocco e classico. L’ensemble ottiene un grande successo fin dalla pubblicazione del primo disco, dedicato alla produzione concertistica vivaldiana (Premio Cini di Venezia, Choc de la Musique in Francia). Da allora Europa Galante si è esibita nelle più importanti sale da concerto e teatri del mondo: dal Teatro alla Scala di Milano all’Accademia di Santa Cecilia a Roma, dalla Suntory Hall di Tokyo al Concertgebouw di Amsterdam, dalla Royal Albert Hall di Londra al Lincoln Center di New York, dal Théâtre des Champs-Elysées di Parigi alla Sydney Opera House. Nel 2002, Fabio Biondi ed Europa Galante hanno ottenuto il Premio Abbiati della critica musicale italiana per l’insieme dell’attività concertistica e per l’esecuzione del Trionfo dell’Onore di A. Scarlatti. Di nuovo nel 2008 è stato assegnato a Fabio Biondi e a Europa Galante, il premio speciale Abbiati per Filemone e Bauci di Haydn, produzione della LXV Settimana Senese. Nella scorsa stagione Europa Galante si è esibita alla Wigmore Hall, Théâtre de la Ville, Théâtre des Champs Elysées, Carnegie Hall, Auditorio Nacional de Madrid, Palau de la Musica e al Reate Festival dove ha eseguito, sempre con la direzione di Fabio Biondi, Anna Bolena di Donizetti. In questa stagione saranno ospiti, tra l’altro, del Palau de la musica di Valencia, Barbican Centre di Londra, Lincoln Centre di New York.

Belcanto Chorus

si costituisce su invito di Bruno Cagli in occasione del Reate Festival 2009 ed è formato da artisti provenienti dalle compagini corali del Teatro Regio di Parma e della Corale Luca Marenzio di Roma, guidate nelle ultime stagioni da direttori di fama internazionale quali Myung-Whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Bruno Bartoletti, Michele Campanella, Donato Renzetti, Fabio Biondi e Rinaldo Alessandrini. Il Coro ha una grande flessibilità di organico, tale da permettere l’esecuzione di programmi che spaziano dalla musica del Settecento fino ad autori della prima metà del Novecento. Al Reate Fetival ha preso parte, tra l’altro, alla Petite Messe Solennelle di Rossini diretta da Michele Campanella (2010), alle Nozze di Figaro di Mozart dirette da Kent Nagano (2010), ad Adina, ossia il califfo di Bagdad di Rossini con la direzione di Carlo Rizzari (2012) e ad Anna Bolena di Donizetti diretta da Fabio Biondi (2013).

Martino Faggiani

ha iniziato l’attivita professionale nel 1980 come direttore di varie formazioni corali. Nel 1992 è divenuto assistente di Norbert Balatsch, direttore del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, e per sei anni ha affiancato il Maestro, coadiuvandolo in tutte le produzioni e dirigendone molte in prima persona. Nel medesimo periodo ha diretto il Coro giovanile di Santa Cecilia, creato da Bruno Cagli, collaborando con direttori quali Chung, Gatti, Sinopoli, Prêtre, Spivakov, Oren, Scimone, Gelmetti, Mazzola, Biondi, Alessandrini e altri, e incidendo per la prestigiosa casa discografica OPUS 111. Tra i suoi maggiori successi, l’esecuzione di Oedipus Rex con Gianluigi Gelmetti, l’Aida al Teatro San Carlo di Napoli, Novae de infinito laudes di Henze e la tournée italiana della Juditha triumphans di Vivaldi diretta da Alessandro de Marchi. Nel settembre 2000 è diventato Maestro del Coro del Festival Verdi e dalla Stagione Lirica 2001-02 è il Maestro del Coro del Teatro Regio di Parma.

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